Desenzano del Garda
Vieni a scoprire cosa offre la piccola perla del Lago di Garda: Desenzano.
Cultura
VILLA ROMANA
Nelle vicinanze dei nostri appartamenti, potrai visitare la Villa Romana di Desenzano sul Lago di Garda è una delle ville tardoantiche meglio conservate del panorama gardesano. Venne costruita a cavallo tra il I sec a.C. e il I sec. d.C. e rimase in uso almeno fino al V sec. d.C.. La struttura aveva un diretto accesso al lago e si sviluppa su 4 settori: A, B, C e D. Il settore più bello è il settore A che è quello di rappresentanza. Non sappiamo a chi appartenesse la dimora: si suppone che il proprietario potesse essere un certo de Centius, dal quale deriverebbe “decenziano” e da cui deriverebbe a sua volta Desenzano, ma è solo un’ipotesi. La Villa in questione è sicuramente una delle ville che ha meglio conservato il pavimento a mosaico rispetto ad altre ville come quelle di Sirmione o di Toscolano Maderno, datate nello stesso periodo.
I resti vennero scoperti intorno al 1920-1930, quando erano in corso delle costruzioni nella zona e casualmente sono affiorati in superficie i reperti storici. Da quel momento sono quindi partite le campagne di scavo che si sono sviluppate poi dagli anni ’30 fino agli anni ’80, quando il sito archeologico è diventato fruibile.
La Villa di Desenzano sul Lago di Garda presenta tutti quegli ambienti tipici della Villa suburbana tipica del I sec. d.C.: l’ingresso, il peristilium che era un cortiletto interno, ossia un piccolo vano che garantiva l’accesso al triclinium, il triclinium stesso, che era la sala da pranzo tutta interamente decorata con mosaici policromi, un piccolo viridarium, ossia un giardinetto interno privato che probabilmente era riservato al signore e alla sua famiglia, e delle camere da letto.
Interessante notare che anche a Desenzano vi è la dimostrazione della tecnica di “ipocausto”, la quale garantiva il riscaldamento a pavimento degli ambienti, visibile sia nel settore A di rappresentanza sia nei settori successivi, soprattutto nel settore D che è un settore termale. Si ipotizza, infatti, che chi vivesse nella villa disponesse di acqua calda, fredda e tiepida, chiamato proprio ambiente termale, il quale serviva per il ristoro, per il benessere e per l’igiene del corpo. Il termine terme, infatti, non è da intendere come lo conosciamo oggi, ossia come luogo di spa e di benessere, ma va considerato come luogo di igiene e di pulizia personale. Inoltre, come detto in precedenza, il lago a quel tempo arrivava a ridosso della Villa e si pensa che l’acqua utilizzata fosse proprio quella lacustre.
Un altro aspetto interessante del sito archeologico è la presenza di un Antiquarium, ossia di un piccolo museo all’interno della Villa che permette di ammirare tutti quei resti che sono stati ivi ritrovati al suo interno, tra cui delle statue che probabilmente dovevano andare a decorare il peristilium e una piccola coppetta in vetro che rappresenta un personaggio con la barba, delle stelle e un gallo, databile al IV sec. d.C.. Questa rappresentazione fa immaginare che il Cristianesimo, essendo la Villa rimasta in piedi fino al V sec. d.C., fosse arrivato anche sulle sponde del lago di Garda.
La villa venne poi abbandonata nel V secolo, periodo delle invasioni barbariche
CASTELLO
Al Lago di Garda a Desenzano, il Castello venne collocato nella parte alta della città con la funzione strettamente difensiva. All’interno, infatti, non vivevano re, regine, principi e principesse, ma gli abitanti di Desenzano, i quali potevano trovare rifugio e riparo in caso di invasioni nemiche. Per questo motivo venne chiamato castello “ricetto”.
Fu edificato intorno al XIII sec., probabilmente sopra un castrum romano, ossia su antichi resti di insediamenti romani, proposta tuttavia solamente ipotizzata.
Il mastio è sicuramente il punto di vedetta più alto che serviva per controllare a 360 gradi il territorio. Al giorno d’oggi è uno dei punti panoramici più belli del lago di Grada. Anche il camminamento di ronda venne realizzato con l’obiettivo del controllo del territorio. In origine all’interno del Castello dovevano esserci un centinaio di casette che servivano agli abitanti di Desenzano sul Lago di Garda per trovare riparo in caso di pericolo. All’occorrenza, infatti, il ponte levatoio veniva tirato su per proteggere chi nel suo perimetro aveva cercato rifugio. All’interno vi era la chiesetta di Sant’Ambrogio che successivamente, con l’arrivo di Napoleone alla fine del ‘700, venne sconsacrata e trasformata in deposito militare. Il castello, inoltre, custodisce la grande Caserma Beretta, costruita attorno all’800 come sede degli alpini e dei bersaglieri, e che venne poi utilizzata come deposito merci in epoca recente.
Negli anni 2006-2007 il Castello venne restaurato con dei fondi provenienti dalla Comunità Europea, la quale ha permesso di riqualificare gran parte della struttura recuperando al meglio gli ambienti e renderla visitabile e fruibile all’intera città.
PIAZZA MALVEZZI
Piazza Malvezzi è la piazza storica di Desenzano sul Lago di Garda e una delle piazze principali della città. Venne riorganizzata e edificata intorno al ‘500 su progetto dell’architetto bresciano Giulio Todeschini, il quale venne chiamato a Desenzano per la riqualifica della piazza con alcune realizzazioni di edifici che avrebbero dovuto caratterizzare il nuovo impianto cittadino.
Sappiamo esserci stato il mercato più grande del Lago di Garda a Desenzano. Oggigiorno il mercato del martedì richiama ancora la giornata del mercato degli anni passati e ricorda che Desenzano è da sempre stata uno dei principali centri di smistamento di prodotti e di merci del lago.
Per questa ragione venne edificato su progetto di Todeschini l’attuale palazzo che prende il suo nome, ossia del “Palazzo Todeschini”, sede oggigiorno dell’ufficio informazioni e della galleria civica Bosio. All’epoca veniva chiamato “il Granarolo”, ossia il grande magazzino della città di Desenzano, all’interno del quale venivano stoccate tutte quelle materie e prodotti che provenivano dal lago. Infatti, nel Porto Vecchio arrivavano questi grandi barconi che scaricavano prodotti come grano, carta, legname, ferro... e tutti quei prodotti che venivano successivamente conservati all’interno del Granarolo per poi essere rivenduti nel giorno del mercato. Il nome “Granarolo”, lo avrete capito, deriva appunto da grano, uno dei prodotti maggiormente commerciati a Desenzano.
Tutta la struttura della piazza era in funzione del mercato: i portici che incorniciano piazza Malvezzi, infatti, avevano la funzione di accogliere le bancarelle del mercato e di garantire le contrattazioni anche in caso di brutto tempo. Ecco perché in tutto il perimetro di piazza Malvezzi si incontrano i portici, che sono proprio la cornice della piazza stessa.
Ad arricchire ulteriormente lo spazio è il “palazzo del Provveditore” che presenta lo stesso materiale di costruzione del palazzo Todeschini, ossia la grande pietra bianca di Malcesine. Il palazzo del provveditore, anch’esso progettato da Giulio Todeschini, era sede appunto del provveditore durante la dominazione veneziana di Desenzano. Tuttavia, il provveditore non risiederà mai nella città ma si trasferirà fin da subito a Salò, sul lungolago Zanardelli. Il palazzo a Desenzano non verrà quindi concluso: sono state terminate solo le prime due arcate contenenti due mascheroni, uno di aspetto maschile con la barba e i grappoli d’uva vicino alle orecchie che dovrebbe rappresentare il dio del vino Bacco, e, dall’altra parte uno di aspetto femminile che dovrebbe rappresentare Demetra, la dea dell’agricoltura.
Altro monumento che è parte integrante di piazza Malvezzi è la statua di Sant’Angela Merici, patrona di Desenzano. Angela nasce a Desenzano probabilmente in Via Castello, dove c’è una lapide che lo ricorda. Si trasferisce poi nella zona delle Grezze, dove ha la vocazione. Successivamente si sposta a Salò ed infine a Brescia dove condurrà il resto della sua esistenza. È proprio a Brescia che nella prima metà del ‘500 fonda l’ordine delle scuole orsoline, istituendo la prima regola scritta in volgare da una donna. Angela Merici è quella Santa che permetterà alle giovani donne di intraprendere una carriera diversa dal matrimonio o dalle funzioni religiose. Permetterà alle donne, infatti, di poter essere delle laiche attive all’interno della comunità o di poter prendere i Voti senza per forza entrare in un Convento.
Sant’Angela muore a Brescia ed ivi verrà seppellita, nella Chiesa che prenderà poi il suo nome e dove è ancora presente il corpo della Santa che ogni anno richiama molti fedeli e turisti.
In passato nel Porto Vecchio giungevano i barconi fino alla piazza. Oggigiorno ciò non accade più poiché prima dell’ingresso acquatico del porto è presente il ponte chiamato “alla Veneziana”, che di veneziano però non ha nulla poiché fu realizzato con la riqualificazione del lago negli anni ’30 durante il periodo fascista.
DUOMO DI SANTA MARIA MADDALENA
Al Lago di Garda a Desenzano, il Duomo di Santa Maria Maddalena venne edificato sopra una Chiesa precedente. Il progetto è anch’esso dell’architetto Giulio Todeschini, sempre nell’ottica di quella riqualificazione che caratterizzò anche Piazza Malvezzi.
La prima pietra fu posata nel 1586 e la Chiesa venne consacrata qualche anno dopo, nel 1611. L’interno del Duomo custodisce opere di artisti di particolare pregio, risalenti soprattutto all’epoca veneziana: primo fra tutti Gian Battista Tiepolo, pittore veneto nato verso la fine del 1600 e considerato uno dei maggiori pittori del Settecento veneziano. Tiepolo viene ricordato poiché nella cappella del Santissimo Sacramento realizzò la famosa “Ultima Cena”. Il dipinto raffigura un’ultima cena con una prospettiva particolare, diversa da quella che siamo abituati a pensare: la veduta dell’opera, infatti, non è frontale bensì diagonale, probabilmente per il poco spazio che il Tiepolo aveva a disposizione nel dipingere la tela.
Altro grande artista sicuramente protagonista del Duomo è Andrea Celesti, artista veneziano che opera dalla seconda metà del 1600 e che per Desenzano realizzerà la “Resurrezione dei Morti” e un bellissimo ciclo di opere dedicato a Santa Maria Maddalena.
All’interno della Chiesa si trova un’altra zona degna di nota, ossia la Cappella di Sant’Angela Merici, che si trova sulla sinistra dell’edificio appena entrati. Venne realizzata intorno alla fine dell’800 e costituisce una delle più belle testimonianze dello stile Liberty. All’ingresso della Cappella, inoltre, si trovano sei quadretti che raccontano la vita della Santa, opera dell’artista Calcinardi.
MUSEO ARCHEOLOGICO G. RAMBOTTI
Il museo archeologico G. Rambotti è il museo storico della città di Desenzano sul Lago di Garda.
Trova ubicazione e venne allestito all’interno dell’ex convento dei carmelitani. Subito accanto al convento è possibile apprezzare quella che era la Chiesa di Santa Maria de Senioribus, oggigiorno sconsacrata e rinominata “Teatro Alberti”, ma che durante il XV sec. circa era la Chiesa occupata dall’ordine dei carmelitani.
Come detto, il museo archeologico sorge dove all’epoca si collocava il convento, in particolare all’interno di quelle aree al tempo adibite alla mensa e al dormitorio. Il museo archeologico conserva nel suo perimetro una serie di ritrovamenti dell’epoca preistorica, principalmente paleolitico e neolitico. Il museo venne aperto al pubblico attorno agli anni ’90 e tra i diversi spazi è possibile immergersi in una serie di resti palafitticoli provenienti per lo più dalla zona della Cataragna e di Peschiera, in un’area del museo dedicata alle attività che si svolgevano in passato come l’attività tessile o l’attività della decorazione di ceramica.
Un cenno importante, inoltre, va fatto al grande aratro del Lavagnone, l’aratro più antico del mondo, risalente agli inizi dell’età del Bronzo (2000 a. C.) e ritrovato nell’area del Lavagnone intorno agli anni ’70. La ricchezza storica di questa zona ha catturato le attenzioni dell’UNESCO che nel 2011 l’ha dichiarata patrimonio dell’umanità.
Vela e Windsurf
Sono presenti numerose scuole sul territorio lacustre. Al Lago di Garda a Desenzano, in centro vicino alla nostra struttura, è presente la Fraglia Vela, storica scuola desenzanese. A poco più di 1 km dal centro, invece, potrai trovare la LNI (Lega Navale Italiana), che offre anche corsi di pochi giorni “full immersion”, adatto per chi è alle prime armi o per chi vuole perfezionare la propria tecnica, e vuole divertirsi in sicurezza.
Il Lago di Garda, grazie ai suoi venti costanti, permette di praticare Vela e Windsurf tutto il periodo dell’anno e ospitare eventi velici di altissimo livello nazionali ed internazionali.
Equitazione
Prenota dei corsi personalizzati o rilassati con una classica passeggiata a cavallo in collina a Lonato del Garda e nella zona della Valtenesi.
Bicicletta e Mountain bike
Sono presenti piste ciclabili lungo buona parte del lago di Garda che, grazie alle App della Provincia di Brescia, si possono scaricare direttamente sul cellulare.
Golf
Desenzano si trova a pochi km da molte strutture golfistiche, tutte ben servite e immerse nel panorama gardesano. La maggior parte dei campi sono aperti tutto l’anno.
Gardagolf Country Club
Le 27 buche del Garda Golf sono racchiuse tra la Rocca di Manerba e il castello di Soiano. A cingerle nel loro abbraccio, boschi, laghi e parchi secolari.
La vista si perde fino al lago, ma tanta bellezza non deve tradirti, perché i percorsi progettati dagli architetti Cotton, Penninck Steel Partners sono particolarmente tecnici, capaci di mettere alla prova anche i golfisti più esperti.
Arzaga Golf
27 buche disegnate da due leggende del golf mondiale, Jack Nicklaus e Gary Player e per questo sanno emozionare ed entusiasmare ogni golfista, insieme a un paesaggio di boschi e campagne unico.
Chervò Golf San Vigilio
La torre di San Martino veglia sulle 36 buche (9 executive e 27 da campionato) e i green dello Chervò Golf, che si snodano tra campi, colline e boschi dell'entroterra gardesano.
Tennis
Ci sono diversi i club nei pressi di Desenzano, quello più vicino ubicato alla Spiaggia D’Oro, direttamente a bordo lago.
Tiro a volo
Molto conosciuto il Tiro al volo - Trap Concaverde, a Lonato del Garda, dove su una superficie di 20 ettari avrai la possibilità di metterti alla prova in questo particolare sport. Situato a circa 6 km da Desenzano.
Go-Kart
Di fama internazionale, il South Garda Karting, a Lonato del Garda, ospita gare internazionali, come il Campionato Europeo e quello Mondiale. È possibile noleggiare i kart anche privatamente o partecipare a gare amatoriali quando vengono organizzate, o semplicemente sfida i tuoi amici in una gara all’ultimo sorpasso.
Nuoto
Presso il “Parco del Laghetto”, a poco meno di 2 km dal centro, è presente una struttura con all’interno due piscine olimpioniche da 25 metri e all’esterno una da 50 metri. Qui vengono svolte gare anche a livello nazionale e internazionale. All’interno dell’edificio è inoltre presente una palestra attrezzata.
Calcio
Voglia di giocare a pallone con gli amici? Al campo sportivo “3 stelle”, di fronte al Parco del Laghetto, troverai un campo da calcio in erba da 7.
Basket
Due campi da basket gratuiti e a disposizione di tutti ti aspettano al parco del Laghetto. Non c’è bisogno di prenotare. Tra triple e schiacciate ti sentirai come Michael Jordan.
Trekking
Scopri la funivia che da Malcesine porta direttamente sul Monte Baldo, immergiti nella natura delle Colline Moreniche, ammira il panorama stupendo dalla rocca di Manerba o semplicemente fai un salto al vicino Parco del Monte Corno situato proprio a Desenzano del Garda.
E per i più adrenalinici esistono diverse scuole di wakeboard, rafting, canyoning, arrampicata e parapendio nella zona Nord del lago di Garda.
Inoltre, per visitare comodamente le meraviglie di Desenzano, avrete a disposizione il Battello per circumnavigare il Lago di Garda.
Possibilità di Noleggio motoscafo (senza patente nautica).
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Noleggio motoscafo
Che tu voglia ammirare Sirmione da una barca, prendere il sole, fare un tuffo nel lago o gustarti un aperitivo a punta San Vigilio, il noleggio di un motoscafo fa al caso tuo. Porta i tuoi amici! Non è obbligatorio avere la patente nautica, basta un documento di riconoscimento. Non servono neanche particolari abilità, basta metterci buon senso e il divertimento è assicurato. Partenza dal “Ponte Della Veneziana”, in centro a Desenzano. Gli ospiti che soggiornano ai By The Lake Apartments hanno diritto ad uno sconto del 15% sul prezzo abituale del noleggio del motoscafo.
Esperienza soggetta a disponibilità. Chiamare o mandare un messaggio il numero +39 3335347687 (disponibile anche su WhatsApp).
Guida turistica a Desenzano e dintorni
Il Duomo, il Museo archeologico, la Villa Romana, il Castello, Sirmione, San Martino...lasciati ispirare dalla bellezza e dalle curiosità di Desenzano sul Lago di Garda da Agnese, una guida certificata. Ti saprà condurre con maestria tra i luoghi storici e artistici di Desenzano e non solo.
Esperienza soggetta a disponibilità (lingue parlate: italiano e inglese). Per informazione e costi mandare una mail ad
Sirmione e il castello
Poco distante da Desenzano sul Lago di Garda, a circa 20 minuti in macchina in direzione Verona, si trova Sirmione, una penisola di 4 km, sulla cui punta si trova l’affascinante centro storico con il castello scaligero. Ad accogliere il visitatore, infatti, è proprio il castello, databile intorno al XIV secolo e realizzato da Mastino I della Scala, la cui famiglia veronese si era spinta con il controllo del territorio fino a questi luoghi.
Sirmione si trova in una posizione strategica e privilegiata per il collegamento stradale e lacustre. Ai tempi si immagina fosse una “mansio ad flexum”, una sorta di pit-stop, ossia di un luogo dove i viaggiatori potevano fermarsi e ristorarsi, per poi ripartire. Mastino I della Scala fece realizzare questo castello proprio come luogo di difesa territoriale, come punto strategico militare. A dimostrazione di questo fatto, egli e la sua famiglia rimasero ubicati a Verona e non vissero mai nel castello. Il grande mastio, alto 37 metri, costituisce il punto di vedetta e di controllo più alto, dalla sua cima si può ammirare tutto il lago che con le sue acque cinge l’intera struttura.
Con l’instaurarsi della Repubblica di Venezia, nel ‘400 venne aggiunta la Darsena.
Un’ulteriore curiosità è la presenza, all’ingresso del centro storico di Sirmione, della chiesetta di Sant’Anna, probabilmente a lei dedicata poiché al suo interno si trova un affresco che la raffigura. Si pensa che la chiesetta fosse presente all’epoca di Mastino e che quindi in qualche modo fosse parte integrante del castello scaligero stesso.
Le grotte di Catullo
Le “Grotte di Catullo” sono un’altra testimonianza delle grandi ville tardoantiche del Lago di Garda. Databile al I secolo d.C., la villa si estende su circa 2 ettari di terreno. Quello che rimane oggigiorno sono le fondamenta, ossia gli elementi architettonici su cui doveva essere costruita la dimora.
La struttura si sviluppa su tre livelli: il settore A, B e C. Il settore A è quello più alto e costituiva l’ingresso principale, il peristilium. Si parla di settore di rappresentanza, i cui mosaici, in passato floridi, via via si sono consumati nel tempo.
La bellezza del sito è arricchita dal contatto con la natura e dalla presenza del lago che circonda le grotte e rende gradevole il panorama durante la visita. Nel luogo in cui doveva esserci il peristilium sorge un oliveto secolare e quindi storico.
Il livello successivo (il settore B) è il livello del grande corridoio e delle camere da letto: sono presenti molteplici cubicola che dovevano servire al proprietario e agli ospiti che venivano accolti all’interno dell’abitazione.
L’ultimo settore è il settore che si rivolge proprio al lago. Faceva da protagonista un grande velarium, ossia una grande terrazza con dei veli che permettevano di immergersi nella bellezza della natura circostante. Questa zona, a causa delle sue grandi dimensioni, viene anche chiamata “Ala dei Giganti”.
Le ville erano quegli ambienti in cui il signore si trasferiva con la sua famiglia lontano dalla città in cui aveva la propria domus. La villa, infatti, aveva la funzione di seconda casa, capace di far trascorrere vacanze e momenti di relax sul lago.
L’appellativo “grotte” può trarre in inganno poiché si potrebbe pensare che con questo termine ci si riferisca a delle caverne o a delle spelonche. Questo nome venne attribuito dai primi viaggiatori che nel 1400, già sapendo dei reperti romani, confusero questi resti con delle grotte, convinzione derivante dall’ammasso di detriti, di rocce, di erba e di vegetazione che trovarono in quel posto.
Fortunatamente, con delle campagne di scavo, effettuate dapprima da Lacombe Saint Michel (delegato di Napoleone alla fine del ‘700) e poi dal grande archeologo Orti Manara (intorno alla metà dell’800), si riuscì a riqualificare il sito.
Tuttora, il termine “grotte” rimane, erroneamente, nell’immaginario comune.
Un’altra notizia inesatta è quella di pensare che in queste grotte vivesse Catullo. In realtà, Catullo è un poeta latino del I secolo a.C., mentre la villa risale al I secolo d.C.. La discrepanza storica non rende plausibile il collegamento.
Ciò, tuttavia, non esclude il fatto che Catullo abbia scritto su Sirmione e che avesse anche una dimora presso questo luogo, probabilmente nel centro storico ma non sicuramente nella villa che fin qui abbiamo descritto.
La torre di San Martino della Battaglia
San Martino fu teatro di quella sanguinosa battaglia legata alla seconda guerra di indipendenza che vide scontrarsi l'esercito di Vittorio Emanuele II contro quello austriaco ed in particolare, a San Martino, si svolse lo scontro fra l’esercito sardo e gli austriaci, mentre nella zona di Solferino, invece, gli austriaci combatterono contro i francesi. Il 24 giugno 1859 è la data dello scontro che inizialmente vide in vantaggio gli austriaci. Si racconta che, a causa di una violenta pioggia, le truppe dovettero interrompere il rovinoso scontro e alla ripresa di questo l’esercito sardo in svantaggio riuscì a sconfiggere quello austriaco. Questo evento viene ricordato grazie alla Torre, monumento costruito successivamente su richiesta di Luigi Torelli, politico italiano, nonché uno dei più grandi sostenitori della memoria della battaglia di San Martino e di Solferino. Egli, pertanto, decise di dedicare questo monumento a Vittorio Emanuele II. Alta circa 60 m, la torre si divide su vari piani e al suo interno è interamente decorata: vennero chiamati artisti, fra i quali il Bossoli, che narrò la battaglia con le sue pitture. Realizzò, inoltre, una serie di affreschi che raffigurano alcuni momenti epici di questa seconda guerra di indipendenza come, ad esempio, la battaglia di Goito, la breccia di Porta Pia, lo scontro nella laguna di Venezia o la storia dei Mille di Garibaldi. Ogni piano della torre di San Martino racconta un preciso passaggio della guerra di indipendenza. Nella parte più alta si ha la possibilità di ammirare a 360° il territorio, maggiormente rappresentato dalle campagne che ospitarono questo scontro. Successiva è la cascina “Contraccania” che venne utilizzata come sede di ristoro e di sostegno per i soldati feriti durante la battaglia; è in questo contesto della seconda guerra di indipendenza che si fonderà a Solferino la Croce Rossa. Henry Dunant fu colui che si preoccupò di fondarla, proclamando la neutralità dei soccorritori.
Vittoriale degli Italiani
Il Vittoriale degli Italiani è sicuramente uno dei musei più complessi e più articolati che si trovano sulle sponde del lago di Garda. Situato a Gardone Riviera, è un insieme di edifici, vie, piazze, giardini, corsi d’acqua ed è presente anche un teatro all’aperto che al giorno d’oggi ospita una serie di rappresentazioni teatrali e di esibizioni.
Venne eretto intorno al 1920-1921 dal vate Gabriele D’Annunzio come memoriale della sua vita inimitabile, del suo essere poeta, soldato, letterato, un amante del bello. Egli richiese la collaborazione dell’architetto Giancarlo Maroni, lo stesso che realizzerà a Desenzano sul Lago di Garda il monumento “Achille Papa”. Il Vittoriale vuole, in senso più lato, omaggiare tutti gli italiani, soprattutto quelli che hanno combattuto durante la Prima guerra mondiale.
Oggi il Vittoriale è una fondazione e lo spazio viene aperto alle visite, diventando uno dei musei più visitati sul lago di Garda.
Il punto più suggestivo da visitare è la Prioria, ossia l’ultima dimora in cui abitò Gabriele D’Annunzio, decorata e arredata seguendo il suo gusto eccentrico e sempre considerando l’idea della sua ineguagliabile vita. Nella Prioria c’è, infatti, un continuo riferimento simbolico alla sua vita ed al suo modo di essere: sono presenti circa 10.000 oggetti e 30.000 libri, che fanno riferimento alla sua vita libertina, enigmatica e particolare. Ci sono, inoltre, una serie di motti e di frasi, e, di riferimenti alla sua vita. Un’atmosfera sacra si respira entrando in questi locali, caratterizzati da scarsa illuminazione e vetrate dipinte. Ogni stanza ha una tematica particolare: c’è la stanza del gabinetto, della musica, della lettura...ogni ambiente aveva, infatti, una sua funzione specifica.
Il museo “D’Annunzio Eroe” è stato pensato dopo la Prioria, con l’obiettivo di celebrare le imprese del popolo italiano nella guerra del 1915-1918. Anche per questa costruzione venne richiesta la collaborazione dell’architetto Maroni. Lo spazio sarebbe dovuto diventare una nuova residenza per D’Annunzio ma in realtà egli morì prima di vederlo concluso. Rimane oggigiorno come sito visitabile.
Un altro monumento di particolare interesse è la “Nave Puglia”, una nave a cui D’Annunzio era particolarmente legato, donatagli negli anni ‘20. La prua della nave doveva essere rivolta verso il mare Adriatico, quindi verso la Dalmazia, per ricordare l’impresa bellica di Fiume. Come decorazione della nave, sempre a prua, doveva esserci una Vittoria, simbolo del carattere egocentrico del poeta.
Il Mausoleo è il monumento funebre per D’Annunzio, sempre realizzato dall’architetto Maroni, dopo la morte del poeta. In particolare, per la sua costruzione venne utilizzato il marmo di Botticino. Nella parte più alta trova collocazione la tomba del poeta. Una serie di sepolture introno alla tomba dovrebbero rappresentare i personaggi cari al poeta, tra cui lo stesso architetto.